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martedì 4 novembre 2025

Storie di accoglienza: ospitalità autentica

 

Fontana nel lago a Vondelpark, Amsterdam

Immedesimarsi nei nostri ospiti ci può servire per capire meglio come poterli aiutare.

Nell’estate del 2024 ho incontrato una coppia di ospiti italiani in vacanza ad Amsterdam. Marito e moglie, entusiasti di scoprire i Paesi Bassi per la prima volta. Sin dal loro arrivo, però, ho percepito una difficoltà importante: non parlavano inglese, e questo li metteva in imbarazzo in molte situazioni quotidiane.

Ho deciso allora di mettermi nei loro panni e di assisterli in tutto ciò che potevo. Mi sono occupato personalmente delle prenotazioni dei tour e delle escursioni, e ho selezionato ristoranti sicuri per il marito, celiaco. Ho preparato una lista di posti in cui poter mangiare senza rischi, ho dato loro consigli pratici per muoversi con i mezzi pubblici, acquistare biglietti e visitare i musei più belli senza stress.

Non si trattava solo di dare informazioni, ma di accompagnarli davvero nella loro esperienza, con attenzione e sensibilità. La coppia ha colto questo impegno e mi ha ringraziato più volte, sottolineando che avevo fatto qualcosa che andava oltre il mio lavoro. Le loro parole, piene di gratitudine, mi hanno confermato che gentilezza ed empatia sono il cuore dell’ospitalità autentica.

Questa esperienza mi ha insegnato (anzi, ricordato) che a volte basta poco  un gesto di disponibilità, un ascolto sincero, una mano tesa — per trasformare un viaggio in un ricordo indimenticabile.

👉 Accogliere significa entrare nel mondo dell’altro, comprenderne i bisogni e rendere ogni soggiorno unico.

✨ E tu? Ti è mai capitato di vivere o offrire un’accoglienza che ha fatto davvero la differenza? Raccontalo nei commenti o inviami un messaggio tramite il modulo di contatto.