Una delle azioni più importanti che viene svolta al front office, è senza dubbio l’accoglienza.
Il personale di ricevimento gioca un ruolo fondamentale nelle strutture ricettive in quanto sono le prime persone con cui gli ospiti entrano in contatto e nella maggioranza dei casi, l’esperienza di un soggiorno in una struttura è determinata proprio dal modo in cui si viene accolti.
Innanzi tutto, se amate il vostro lavoro, potrete confermare che essere cordiali, gentili, ospitali e sorridenti, vi verrà naturale, in più vi sentirete appagati del vostro operato.
Questo farà scattare automaticamente il processo di una grande accoglienza, calorosa e professionale. Il dovere della front line è quello di far sentire gli ospiti a casa loro e di coccolarli affinché possano trascorrere un soggiorno piacevole.
E’ fondamentale e determinante quello che gli ospiti percepiscono quando vengono accolti e serve davvero poco tempo, qualche minuto, al massimo cinque, per stabilire se il contatto risulterà positivo o negativo. In questo lasso di tempo è molto importante dare una buona immagine di se stessi e della struttura.
Durante l'accoglienza il personale di front line ha una grossa responsabilità, ha in mano le chiavi e la reputazione della struttura.
Dovete sapere che non possiamo improvvisare, non dobbiamo pensare che in qualche modo ce la caveremo, dovete capire che la preparazione farà la differenza, l’esercitazione vi migliorerà, osservare i colleghi con più esperienza vi potrebbe essere di aiuto.
Prendiamo l’esempio di un cliente che entra nell’hotel in cui lavoriamo. Lo accogliamo sorridendo e lo salutiamo. Queste due azioni, se eseguite prima da noi, dimostrano a chi arriva, che siamo attenti, che siamo pronti ad esaudire le sue esigenze, quindi mai aspettare che siano gli altri a salutarci per primi, cerchiamo di farci trovare sempre pronti e diamo un caloroso benvenuto, in attesa di ascoltare i nostri ospiti.
Adesso inizia la fase importantissima della front line, l’ascolto. L'esperto di comunicazione Giancarlo Fornei, apre i suoi seminari ponendo ai partecipanti due domande, la prima "quante orecchie abbiamo?" e ovviamente tutti rispondono "due!". La seconda domanda è "quante bocche abbiamo?" e logicamente tutti rispondono "una!" . Questa simpatica scenetta, come la definisce lui, è un semplice, ma efficace modo, per far capire che il vero motivo per cui abbiamo due orecchie e una bocca, è perché dobbiamo ascoltare di più e parlare di meno.
Purtroppo capita spesso il contrario. Ascoltare non significa aspettare che il cliente finisca di parlare per poi dire la nostra, ascoltare significa fermarsi, concentrarsi esclusivamente con quello che il cliente ci sta esponendo e dobbiamo essere talmente concentrati e bravi che andremo anche ad anticipare alcune sue eventuali richieste, ma soprattutto dobbiamo dare il nostro feedback. Questo perché lo abbiamo ascoltato, abbiamo prestato molta attenzione alle sue esigenze, ci siamo immedesimati in lui, abbiamo pensato come lui. EMPATIA. Memorizzate questa parola perché sarà la chiave del vostro successo quando accoglierete qualcuno.
Nella scuola di formazione che ho frequentato abbiamo affrontato un tema molto interessante e assolutamente efficace. E' la tecnica del ricalco, esprimere un feedback andando incontro all'interlocutore e condividendo il suo stato d'animo.
Ci sono una serie di piccole azioni che, pur non essendo esperti di comunicazione, possiamo mettere in pratica per evidenziare e risaltare i nostri ospiti. Ad esempio, quando vi è possibile chiamate i clienti con il loro cognome. Personalizzate l’accoglienza, il saluto, è un modo per far capire che in quel momento noi siamo lì per il nostro ospite, per rispondere a tutte le sue domande. Dobbiamo svolgere il ruolo del sarto, calzare perfettamente ad ogni ospite il suo abito, il suo benvenuto in hotel. Noi abbiamo il compito di far sì che tutti i nostri ospiti possano ricordare il nostro hotel come un’esperienza piacevole, un luogo dove tornare sicuramente.
Sappiamo perfettamente che in alcuni momenti della giornata non possiamo prestare l’attenzione che ogni ospite meriterebbe, perché sicuramente abbiamo da rispondere alle telefonate, richieste via mail, eventuali messaggi sui portali, registrare dati degli ospiti e le altre tantissime mansioni di cui ci occupiamo, ma la precedenza è per chi in quel momento si trova davanti a noi.
Dedicatevi agli ospiti, le operazioni di gestione possono aspettare.
Ci sono dei suggerimenti da poter mettere in pratica per migliorare l'accoglienza, come preparare per tutti gli ospiti un welcome drink. Niente di particolare, un semplice succo di frutta con dei biscotti ad esempio. Oppure scrivere una lettera di benvenuto e farla trovare in camera e il consiglio è quello di scriverla a mano, non al computer. Poche righe scritte a mano, direttamente da voi per i vostri ospiti. E' un'accortezza che li farà sentire speciali, al centro dell'attenzione dell'hotel.