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martedì 21 ottobre 2025

Storie di accoglienza: intervista a Arianna Sanguedolce

 
Arianna Sanguedolce
Chi è Arianna Sanguedolce?

Professionista con oltre dieci anni di esperienza nel settore dell’Hospitality, ha iniziato il suo percorso dopo il diploma in linguistica moderna, ricoprendo ruoli chiave in hotel, dalla Receptionist fino a General Manager. Ha arricchito la propria formazione con master e specializzazioni, sviluppando competenze in accoglienza, gestione operativa e servizio clienti di alto livello. Parallelamente alla carriera alberghiera, ha coltivato una forte passione per l’organizzazione di eventi, diventando Wedding Planner. Nel 2024 ha ampliato la propria expertise nel lusso e nel revenue management, seguendo l’apertura della struttura “Altavilla Holidays House” a Marsala, esempio concreto della sua visione di ospitalità: attenzione minuziosa ai dettagli ed esperienze memorabili per gli ospiti. Oltre alla gestione di strutture ricettive, si dedica alla formazione e consulenza in ambito Hospitality, gestione extra-alberghiera e organizzazione eventi. Collabora con aziende e brand rinomati, partecipa attivamente a conferenze nazionali ed è socia AIRA. In qualità di Hospitality Manager, supporta imprenditori, manager e professionisti nella creazione di esperienze innovative e di valore nel mondo dell’ospitalità e degli eventi. Oggi offre consulenze personalizzate e ha fondato la Symbio Academy dove forma aspiranti professionisti del settore attraverso corsi online dedicati. 


Arianna, parlaci della professione del wedding planner.

Il wedding planner è un professionista specializzato nella progettazione, organizzazione e gestione di matrimoni, con competenze che spaziano dal project management alla consulenza stilistica, dalla logistica alla comunicazione. Il suo ruolo è quello di trasformare le esigenze e i desideri degli sposi in un evento coerente, armonico e perfettamente eseguito, rispettando tempi, budget e qualità. Per farlo, il wedding planner analizza le richieste della coppia, propone soluzioni personalizzate, seleziona e coordina i fornitori, cura l’estetica dell’evento e supervisiona ogni fase, dalla pianificazione iniziale fino alla regia del giorno del matrimonio. È una figura che richiede precisione, creatività, empatia e una spiccata capacità di problem solving, oltre a una solida conoscenza delle normative, delle tecniche di allestimento e dei flussi operativi. La sua attività si basa su una gestione strutturata del progetto, con timeline dettagliate, contratti, sopralluoghi e briefing operativi, e si completa con una presenza discreta ma costante durante l’evento, per garantire che ogni dettaglio sia eseguito secondo le aspettative. 


In che modo opera il wedding planner?

Il wedding planner può operare come libero professionista, all’interno di agenzie specializzate o come consulente per location e strutture ricettive, e spesso si avvale di software gestionali e strumenti digitali per ottimizzare il lavoro. La formazione può includere corsi in event management, design, hospitality e comunicazione, con certificazioni riconosciute a livello internazionale. In sintesi, il wedding planner è il regista invisibile di un evento complesso, che unisce competenze tecniche e sensibilità estetica per creare un’esperienza memorabile e perfettamente orchestrata. 


Come si costruisce un rapporto di fiducia con i clienti? E come si gestiscono le loro richieste e le loro "paure"?

Costruire un rapporto di fiducia con i clienti è il primo passo fondamentale per ogni wedding planner. Non si tratta solo di organizzare un evento, ma di entrare in sintonia con una coppia che sta affidando a un professionista uno dei momenti più importanti della propria vita. La fiducia nasce dall’ascolto attivo, dalla trasparenza nella comunicazione e dalla capacità di anticipare dubbi e paure, trasformandoli in soluzioni concrete. I futuri sposi spesso temono che qualcosa possa andare storto, che il budget venga superato o che le loro idee non vengano rispettate: il wedding planner deve saper rassicurare, guidare e dimostrare competenza in ogni fase, senza mai perdere di vista l’empatia. Quando il matrimonio si svolge in hotel, l’organizzazione assume una dimensione ancora più strutturata. La location offre vantaggi logistici e servizi integrati, ma richiede una pianificazione attenta e una perfetta sinergia con il personale interno. Si parte con un sopralluogo, seguito dalla definizione del layout degli spazi, dalla scelta del menù, dalla gestione degli allestimenti e dalla coordinazione dei fornitori esterni. Ogni dettaglio, dalla cerimonia alla festa, deve essere armonizzato con le regole e le tempistiche dell’hotel. Quanto tempo serve per organizzare tutto? Dipende dalla complessità dell’evento e dalla disponibilità degli sposi, ma in genere si consiglia di iniziare almeno sei mesi prima. Questo permette di avere margini per personalizzare, prenotare i migliori fornitori e affrontare eventuali imprevisti con serenità. Tuttavia, anche i matrimoni last minute possono essere gestiti con successo, se si ha un metodo collaudato e una rete di collaboratori affidabili. Se sei appassionato del settore e vuoi scoprire come trasformare questa professione in una carriera, sul mio sito troverai corsi dedicati, strumenti pratici e contenuti esclusivi pensati per chi vuole fare la differenza nel mondo del wedding planning. Il primo passo? Iniziare a guardare il matrimonio non solo come un evento, ma come un progetto da realizzare con cuore, tecnica e visione.


Perché scegliere come location un hotel?

Scegliere un hotel come location per il matrimonio è una scelta strategica che porta vantaggi concreti sia agli sposi, sia agli operatori del settore. Per gli albergatori, ospitare matrimoni rappresenta un’opportunità di business importante: non si tratta solo di affittare una sala, ma di offrire un’esperienza completa che può includere pernottamenti, ristorazione, servizi aggiuntivi e pacchetti personalizzati. Un matrimonio ben riuscito genera visibilità, fidelizza i clienti e può trasformarsi in una vetrina per l’intera struttura.

Per una wedding planner, lavorare stabilmente all’interno di un hotel può essere una svolta professionale. Avere una base fissa significa poter contare su spazi conosciuti, personale interno con cui instaurare una collaborazione solida e una logistica semplificata. Ma non per questo il lavoro diventa ripetitivo: ogni coppia porta con sé una storia diversa, gusti unici e sogni da realizzare. Il wedding planner diventa così una scenografa che trasforma lo stesso luogo in ambientazioni sempre nuove, adattandolo di volta in volta a stili, colori e atmosfere differenti.

In alcuni casi, la collaborazione può evolvere in una vera e propria assunzione da parte dell’hotel, offrendo alla wedding planner una posizione più stabile, con continuità lavorativa e la possibilità di crescere all’interno di una struttura ricettiva. È una sinergia che funziona: l’hotel valorizza i suoi spazi attraverso eventi curati nei minimi dettagli, mentre la wedding planner lavora in un ambiente organizzato, con risorse a disposizione e una rete di contatti consolidata.


Che emozioni provi nel vedere il risultato finale di un matrimonio?

Quando arriva il momento di vedere il risultato finale di un matrimonio, mi sento profondamente soddisfatta. Ogni dettaglio, ogni scelta, ogni ora di lavoro trova finalmente il suo senso nel sorriso degli sposi, negli sguardi commossi degli invitati, nell’atmosfera che si respira. È una sensazione di pienezza, di appagamento autentico: sapere di aver contribuito a rendere felici gli altri, di aver trasformato un sogno in realtà, mi regala una gioia che ripaga ogni fatica.

C’è qualcosa di magico nel vedere un luogo prendere vita, nel sentire che tutto è andato come doveva. In quei momenti non penso più alle corse, alle telefonate, alle notti passate a pianificare: penso solo che ne è valsa la pena. E sorrido, perché so di aver fatto la differenza.


C'è qualcosa che vorresti condividere con chi sta pensando di intraprendere la carriera di wedding planner? Quale è il consiglio più importante che ti sentiresti di dare sulla base della tua esperienza professionale e personale?

A chi sta pensando di intraprendere la carriera di wedding planner, vorrei dire una cosa molto semplice ma fondamentale: sceglietela con il cuore. È una professione meravigliosa, creativa, piena di emozioni e soddisfazioni, ma richiede anche tanto impegno, sacrificio e una grande dose di energia. Ci sono giornate lunghe, serate di lavoro, weekend impegnati — soprattutto in alta stagione — e momenti in cui la stanchezza si fa sentire. Se non c’è una vera passione alla base, tutto questo può diventare pesante.

Il consiglio più importante che mi sento di dare, sulla base della mia esperienza, è di non voler fare tutto da soli. Delegare, affidarsi e fidarsi sono azioni che fanno la differenza. Lavorare in squadra alleggerisce il carico, migliora la qualità del lavoro e rende ogni evento più fluido e piacevole. Circondarsi di persone competenti e affiatate è una delle chiavi per resistere alla fatica e godersi davvero il percorso.

Quindi sì, è una scelta di cuore. Ma se il cuore c’è, ogni fatica si trasforma in entusiasmo, ogni sfida diventa stimolo, e ogni matrimonio diventa un’opera unica da costruire insieme.


Ringrazio Arianna per la disponibilità e per aver condiviso con noi la sua esperienza e la sua passione nel mondo del wedding planning.


Per conoscere meglio la sua attività e i corsi dedicati ai futuri professionisti del settore, vi invito a visitare il suo sito e a seguirla sui canali social:

LinkedIn Arianna Sanguedolce

LinkedIn Symbio Academy - Hospitality 

Sito web Arianna Sanguedolce

1 commento:

  1. Bellissima intervista! È stato interessante scoprire il mondo del wedding planning e come si collega all’accoglienza turistica. Complimenti al blog per contenuti così utili e approfonditi!

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