🤝 L’arte dell’accoglienza: il primo passo verso un soggiorno indimenticabile
Una delle azioni più importanti svolte al front office è, senza dubbio, l’accoglienza.
Il personale di ricevimento gioca un ruolo cruciale all’interno delle strutture ricettive, poiché rappresenta il primo contatto umano tra l’ospite e l’hotel. E, come ben sappiamo, la prima impressione è quella che conta: molto spesso l’intera esperienza di soggiorno sarà influenzata proprio da come una persona viene accolta.
💡 L’accoglienza parte da dentro
Chi ama questo lavoro lo sa bene: essere cordiali, gentili, ospitali e sorridenti è qualcosa che nasce spontaneamente. E, in cambio, si ottiene una grande soddisfazione personale.
Un’accoglienza calorosa e professionale non è una tecnica: è un’attitudine, una predisposizione che può essere coltivata e migliorata con l’allenamento.
Il nostro dovere, in qualità di front office, è far sentire l’ospite a casa, coccolarlo, metterlo a proprio agio fin dal primo istante. Bastano pochi minuti – spesso meno di cinque – per capire se l’esperienza sarà positiva o negativa. In quel breve tempo dobbiamo trasmettere:
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attenzione
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calore umano
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professionalità
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cura per i dettagli
📌 La reception è il biglietto da visita dell’hotel.
🔑 La responsabilità del front office
Durante l’accoglienza, il personale di front line ha una grande responsabilità: ha in mano le chiavi della struttura e la sua reputazione.
Non possiamo improvvisare, non possiamo “vedere come va”:
🎯 La preparazione fa la differenza.
💡 L’esercizio migliora, l’osservazione dei colleghi più esperti aiuta, e l’esperienza costruisce.
Ogni gesto, ogni parola, ogni sorriso può fare la differenza tra una recensione entusiasta e una delusione.
👋 Il potere di un sorriso e di un saluto
Immagina un ospite che entra nella struttura. La prima cosa che dobbiamo fare è salutarlo con un sorriso autentico.
Questa azione, semplice ma potente, trasmette attenzione, disponibilità e sicurezza.
🔁 Mai aspettare che sia il cliente a salutarci per primo: prendiamo l’iniziativa e offriamo un caloroso benvenuto.
Solo così l’ospite capirà che è in un luogo dove è atteso, non semplicemente "capitato".
👂 L’ascolto: la chiave dell’accoglienza
Dopo il saluto, inizia la fase più importante: l’ascolto attivo.
Come dice il formatore e coach Giancarlo Fornei durante i suoi seminari:
“Quante orecchie abbiamo?”
“Due!”
“E quante bocche?”
“Una!”
Una scena ironica ma efficace: abbiamo due orecchie e una sola bocca perché dobbiamo ascoltare di più e parlare di meno.
Purtroppo, nella realtà spesso accade il contrario.
Ma ascoltare non significa aspettare il proprio turno per parlare. Ascoltare significa:
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concentrarsi esclusivamente su ciò che l’ospite sta dicendo
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comprendere profondamente i suoi bisogni
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anticipare eventuali richieste
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dare un feedback chiaro e coerente
👉 Solo così possiamo entrare in empatia.
Questa sarà la vostra migliore alleata: empatizzare con l’ospite significa capire come si sente, pensare come lui e agire di conseguenza.
🎭 La tecnica del “ricalco”
Durante il mio percorso formativo ho appreso una tecnica estremamente utile: il ricalco.
Si tratta di condividere lo stato d’animo dell’interlocutore, creando una sintonia comunicativa attraverso atteggiamento, tono e contenuti.
È un metodo semplice ma efficace per generare fiducia e far sentire l’ospite compreso e accolto.
🧵 Personalizzare l’esperienza
Anche senza essere esperti di comunicazione, possiamo mettere in pratica azioni concrete per migliorare l’accoglienza:
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Chiamiamo l’ospite per nome o cognome
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Adattiamo il saluto al tipo di cliente e alla situazione
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Facciamo in modo che l’ospite senta che, in quel momento, l’attenzione è tutta per lui
🎯 Il nostro obiettivo è cucire addosso all’ospite un’esperienza su misura, come un sarto che realizza l’abito perfetto.
Vogliamo che chi ci sceglie ricordi il soggiorno come qualcosa di speciale, un momento da ripetere, una struttura in cui tornare volentieri.
⏳ La priorità è l’ospite presente
Sappiamo bene che il front office è un luogo frenetico: telefonate, mail, check-in, portali, messaggi, registrazioni, documenti…
Ma la priorità va sempre a chi si trova fisicamente davanti a noi.
📌 Un’e-mail può aspettare
📌 Una telefonata può essere richiamata
📌 Ma un momento mancato di accoglienza non torna più
🌟 Piccoli gesti, grande effetto
Ci sono tante idee semplici ma d’impatto per migliorare l’accoglienza:
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Un welcome drink all’arrivo (anche solo un succo di frutta con due biscotti)
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Una lettera di benvenuto in camera, scritta a mano, con poche righe personali
Questi piccoli gesti comunicano attenzione e cura, e fanno sentire l’ospite importante e valorizzato.
💬 In conclusione
L’accoglienza non è solo una fase operativa:
è il cuore pulsante dell’esperienza di soggiorno, il momento in cui si crea – o si rompe – il legame tra ospite e struttura.
Essere preparati, empatici, sorridenti e presenti non è un’abilità innata, ma una competenza che si costruisce giorno dopo giorno.
E ricordate:
ogni ospite accolto con il cuore è un ospite che porterà via con sé un ricordo positivo… e probabilmente tornerà.